La sua origine è rimasta per lungo tempo piuttosto incerta. Secondo alcuni autori si trattava di una razza domestica derivante dalla selezione della vigogna, mentre secondo altri derivava dalla selezione del guanaco, così come è avvenuto per il lama. Secondo altri ancora derivava da incroci tra guanachi e vigogne. Quando i nomi scientifici furono assegnati ai camelidi sudamericani, tra il XVIII ed il XIX secolo, si ritenne l’alpaca un discendente del lama ignorando però la forte somiglianza di stazza, altezza e qualità della lana con la vigogna. Molte difficoltà di classificazione furono dovute anche al fatto che le quattro specie si possono incrociare e creare una prole fertile.
Una classificazione corretta fu possibile solo dopo l’avvento delle nuove tecnologie che con le analisi del DNA scoprirono nel 2001, con la presentazione di una ricerca per la Royal Society of London for the Improvement of Natural Knowledge, che l’alpaca deriva dalla vigogna e non dal guanaco. Di conseguenza il nome scientifico dell’alpaca fu cambiato da Lama pacos a Vicugna pacos.
Descrizione
L’alpaca non supera i 90 cm di altezza al garrese e i 75 kg di peso.
L’alpaca è una delle due specie domestiche di camelidi diffuse in Sudamerica, l’altra è il lama. All’aspetto ricorda molto una pecora, anche se rispetto ad essa ha dimensioni maggiori e un collo molto lungo. L’alpaca è ruminante; come tutti i camelidi possiede tre stomaci per la digestione della fibra. In media ogni animale mangia circa un chilogrammo di vegetali al giorno e come tutti i camelidi non ha bisogno di grandi quantità di acqua. Esistono due razze di alpaca: la razza Huacaya e la razza Suri, rappresentando quest’ultima solo il 10% della popolazione degli alpaca nel mondo. Le femmine danno alla luce un solo piccolo all’anno perché il loro periodo di gestazione è di circa 11 mesi e mezzo. La razza Alpaca Huacaya è quella maggiormente diffusa (85% del totale) e presenta un pelo che cresce perpendicolarmente alla pelle (ossia dritto a mo’ di peluche) ed una groppa convessa. Il tutto gli conferisce un aspetto rotondo. Nella razza Alpaca Suri il pelo cade lungo il corpo e la groppa è dritta, è per così dire un po’ spigoloso.
Gli alpaca sono allevati in grandi greggi che pascolano ad un’altitudine compresa fra i 3500 e i 5000 metri sulle Ande del Perù meridionale, della Bolivia settentrionale e del nord del Cile. Al contrario dei lama, gli alpaca sono allevati non per farne animali da soma ma per la loro lana pregiata, utilizzata per tessere coperte e ponchos.
Lana di alpaca
Gli alpaca vengono tosati una volta all’anno, in primavera. Un’alpaca femmina produce circa 2,5 kg di lana, mentre un alpaca maschio può arrivare a produrre anche 4 kg di lana all’anno. La lana di alpaca è simile a quella di pecora, ma è più calda e non pizzica la pelle. È apprezzata per la brillantezza e per la leggerezza. La lana di alpaca non contiene lanolina, non infeltrisce e non dà allergie La lana di alpaca contiene cheratina che viene usata per fare cosmetici.
La lana dell’animale può assumere 22 colorazioni naturali diverse. L’etichettatura tessile per la lana di alpaca è WP.